Page 6 - Rivista Frontiera Sud Anno0 Numero1
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INTRODUZIONE
il nostro panel “il tempo della frontiera: frontiere di conquista, di colonizzazione e di
espansione capitalistica in cerca di terre,
prospettive per la ricerca-intervento nel risorse e forza lavoro. Evocare la frontiera
campo delle migrazioni”, è stato quello di serve dunque per ricordarci del contesto di
portare ricercatori e ricercatrici a violenza di cui siamo parte.
confrontarsi sulla loro esperienza come
soggetti implicati nell’attività di ricerca e su Ma la frontiera americana fu molto altro,
come la prospettiva della frontiera abbia soprattutto nel suo divenire. Fu una zona di
avuto un ruolo costitutivo nel leggere i contatto e di scambio commerciale, sociale
fenomeni oggetto di studio1. e culturale. La frontiera fu un contesto
emergente, aperto a possibili
Nei confronti intercorsi prima, durante e sperimentazioni.
dopo il panel abbiamo provato a
“organizzare” lo spaesamento prodotto Nel celebre saggio di Frederick Turner
dalle contraddizioni di cui si nutre il nostro (1920), la frontiera americana costruì gli
presente quando si parla del rapporto tra Stati Uniti d’America e ne continuò a
migrazioni e territorio. Il fine è stato quello segnare il carattere nazionale.
di offrire un punto d’appoggio a chi quello
spaesamento lo vive come attivista o come I pionieri non erano necessariamente
operatore. parte di un progetto più ampio di
colonizzazione; piuttosto, stato e grandi
Abbiamo pensato in particolare a chi è imprese arrivarono in seguito,
passato attraverso la cosiddetta capitalizzando sull’opera dei pionieri.
“emergenza rifugiati” dell’ultima decade e a
chi non si riconosce nelle rigide definizioni Alla fine del primo libro de’ Das Kapital,
imposte tanto dal sistema di governance Karl Marx (2010 [1867], pp. 537-41)
quanto dai modelli umanitari egemonici. accenna addirittura alla frontiera
americana come un processo di sottrazione
A chi sente strette le classificazioni tra dal capitale industriale, dove operai (spesso
soggetti, spazi e sistemi di pensiero immigrati europei di umili origini)
costruite per inquadrare il proprio ruolo e la abbandonavano le fabbriche dell’Est per
propria funzione nel “governare la crisi”. A diventare contadini autonomi lungo la
chi, senza saperlo, è già immerso in uno frontiera.
spazio di frontiera ed è, in questo senso, già
frontaliero. Riprendendo questo passaggio di Marx,
Paolo Virno (2002, pp. 177-82) vede nella
Ritornare alla frontiera frontiera americana un “esercizio di esodo”,
una forza sociale che non solo reagisce e si
Per cogliere il significato di frontiera oppone al potere costituito, ma che è
costituente di un lessico e di nuove forme
basta ritornare all’esempio storico più noto del vivere comune.
e forse più impresso nella nostra memoria
cinematografica: il Wild West. Il Pensiero di Frontiera
Nell’Ottocento, la frontiera americana Frontiera è quindi ben più che un
era un fronte che avanzava da Est a Ovest,
spinto da cacciatori di pelli e commercianti sinonimo di confine. Frontiera è un modo di
di ventura, seguiti da contadini, mandriani e guardare il confine andando oltre al confine.
altri pionieri in cerca di terra e fortuna, per
poi essere consolidato da esercito e Più che linee fisse in mare e terra, i
istituzioni federali. confini dell’Europa assomigliano sempre
più a frontiere. Il confinamento, come
A farne le spese furono in larga parte i pratica di governo, viene esportato in paesi
Nativi Americani, così come avvenne per terzi, come la Turchia o la Libia e sempre più
molti popoli indigeni e subalterni in altre a sud del Sahara.
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